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venerdì 11 dicembre 2009

Tartine di spinaci e feta


Mio suocero qualche mese fa ha piantato dei semi di spinaci per sbaglio. Forse voleva piantare prezzemolo e si è confuso con i semi. Il risultato è stato una montagna di piantine di spinaci, tante di cui sono state date a me. Già non sapevo quali piatti base di spinaci inventare! Sapete che cerco sempre di fare i piatti tradizionali del Brasile, e questo tipo di tartina (in Brasile chiamata "empada"), è uno tra gli sfizi più popolari. Dicono che ha origini portoghesi e l'etimologia della parola è una semplificazione dell parola spagnola "empanada".

Il ripieno può variare secondo la creatività di ognuno, ma diciamo che i più tradizionali sono gamberetti, pollo o carne macinata.



L'impasto è molto friabile. Questo tipo di pasta frolla in Brasile viene chiamata "massa podre" (pasta marcia). Non so perché si chiama così, forse perché si sbriciola così facilmente che è come se non fosse buona! Però è buonissimissimissimaa!!!


Ingredienti:

Pasta:
400 g di farina 00
300 g di margarina
1 uovo

Ripieno:
200 g di spinaci
1 cipolla piccola tritata
2 spicchi d'aglio tritati
50 g di margarina
200 ml d'acqua
50 g di farina
100 ml d'acqua
150 g di formaggio feta a pezzettini
sale a piacere



Ripieno: Pulire e cucinare gli spinaci. Soffriggere l'aglio e la cipolla con la margarina. Aggiungere gli spinaci, il sale e poco a poco i 200 ml d'acqua. Unire la farina sciolta nei 100 ml d'acqua. Unire il formaggio.
Pasta: mescolare tutti gli ingredienti con le mani. Sistemare una piccola porzione della pasta in uno stampino per muffin. Metterci un cucchiaio di ripieno. Stendere un'altro po' della pasta per coprire le tartine e pennellare un po' di latte. Preriscaldare il forno a 200º e infornare le tartine per circa 30 minuti.

Mi sono venute 5 tartine perché non avevo gli stampini per muffin. Se usate questi verranno circa 10 tartine.

venerdì 4 dicembre 2009

Biscotti al peperoncino


In Brasile ci sono dei biscotti salati e molto piccanti chiamati "Pimentinha" e li trovi in qualsiasi supermercato. Ma io sinceramente non ho mai provato a farli a casa. Siccome a mio marito piacciono tanto mi sono data da fare, gli volevo fare questa sorpresa.



Questi sono i biscotti originali. Ho trovato poche ricette e nessuna mi ha convita. Ne ho scelta una e i miei biscotti sono venuti completamente diversi. Sempre piccanti e gustosissimi, ma non c'entravano niente con la "Pimentinha" originale. Vale la pena provarli, soprattutto per accompagnare un bell'aperitivo.

Ingredienti:
200 ml di oleo e.v.o
1 uovo
1 cipolla grande
3 peperoncini calabresi senza i semi
3 cucchiai di margarina
1 cucchiaino di pepe bianco
1 pizzico di sale
200g di formaggio grattugiato
750g di farina

Frullare tutti gli ingredienti, tranne la farina. Versare tutto in una ciotola grande e unire la farina. Mescolare tutti gli ingredienti con un cucchiaio e poi con le mani, fino ad ottenere un impasto omogeneo e che non appiccichi nelle mani.
Preriscaldare il forno a a 200°C. Modellare i biscotti con il formatto desiderato e infornarli per 20 minuti o finché saranno leggermente dorati.

martedì 24 novembre 2009

Zuppa di Fagioli Neri


Sapore di infanzia... è questo che mi fa ricordare questa zuppa, molto diffusa in Brasile proprio perché viene fatta con gli avanzi dei fagioli. Mia mamma me la faceva sempre, ed è forse una delle prime cose che ho imparato a cucinare, proprio perché è molto pratica.


Ingredienti (per 4 persone):

Circa 1/2kg di avanzi di fagioli (neri o borlotti con il brodo)
1/2l di acqua
1 cipolla piccola tritata
2 pomodori tritati
200g di pasta tipo conchiglie o pipe
1 dado classico
sale e pepe a piacere

Frullare i fagioli con l'acqua. Stacciare tutto e far bollire il brodo con il dado. Se troppo spesso, aggiungere dell'acqua. Soffriggere la cipolla e i pomodori e unirli al brodo. Aggiungere la pasta e aggiustare il sale. Cucinare la zuppa finché la pasta sarà al dente. Pepare a piacere.

lunedì 16 novembre 2009

Torta di tapioca e cocco


Sono riuscita a portare nella mia valigia 2kg di farina di tapioca. Sapevo perfettamente che è vietato portare qualsiasi tipo di prodotto alimentare dall'estero, ma chi se ne frega! All'arrivo nell'aeroporto di Catania hanno fatto passare tutte le valigie che provenivano dai paesi al di fuori dell'UE nel raggio x. Oddio... per poco non hanno sequestrato tutto il mio mangiare. Meno male che la poliziotta è stata "carina" e ci ha lasciato passare con la promessa che non lo faremo mai più :-D.

La tapioca è una fecola derivata dal tubero della manioca o cassava, una pianta originaria dell'America del Sud. La tapioca si può usare come la farina dei cereali. Una volta cotti i fiocchi diventano trasparenti, assumendo una consistenza gelatinosa. Qui in Italia ancora non avevo trovato la tapioca brasiliana, ma soltanto quella cinese, che sono delle palline piccole. Ma non mi sono fidata. Per me l'unica e vera tapioca è questa qui della foto.


Ci sono molte variazioni della farina di tapioca. Alcune più spesse (come questa che ho utilizzato) e altre molto fini, che in verità servono per fare altri piatti. Un'altra variazione della tapioca è la fecola (polvilho), che viene utilizzata nel preparo del "pao de queijo".

Questa torta ha quasi la consistenza di un budino. Infatti, in portoghese, è anche chiamata "pudim de tapioca".



Ingredienti:

01 tazza e mezza di latte
200ml di latte di cocco
1 tazza di farina di tapioca
01 cucchiaio di burro
04 uova
01 barattolo di latte condensato

Zucchero caramellato:
01 tazza di zucchero
1/2 tazza di acqua

Per guarnire:
Cocco fresco grattugiato


Bagnare con acqua fredda una piccola casseruola d’acciaio inossidabile, metterci lo zucchero e versarci sopra mezza tazza d’acqua calda e porre sul fuoco lasciando cuocere a fiamma molto bassa finché lo zucchero risulterà completamente sciolto e color oro. Caramellare uno stampo per ciambelle (19cm di diametro) e mettere da parte.

Riscaldare il latte e il latte di cocco e metterci a bagno la tapioca per circa 1 ora. Frullare il burro, le uova e il latte condensato e mescolare con il preparato di tapioca. Versare nello stampo caramellato e far cuocere a bagnomaria in forno preriscaldato a 180ºC, per circa 1 ora. Sformare la torta, coprire con il cocco grattugiato e servirla fredda.

venerdì 3 luglio 2009

Cake di Noci dell'Amazzonia

Ogni tanto i supermercati qui di Lentini mi sorprendono. Ho trovato all'Iper Simply un piccolo scaffale dedicato a prodotti dell'Amazzonia. Ho comprato guaraná, arachidi e le noci dell'Amazzonia, che noi in Brasile chiamiamo "castanha-do-parà" (castagna del Parà, che è uno degli stati del nord del Brasile, il più grande produttore di questo alimento).

Cercando una buona ricetta che avesse queste noci come ingrediente principale, ho imparato tante cose importanti. La castanha-do-parà (non riesco a chiamarla noce dell'Amazzonia, è più forte di me) ha un alto valore proteico ed è ricca in selenio, essendo così molto efficace nel controllo del colesterolo e dei problemi nella tiroide. Inoltre ha una grande quantità di acidi grassi, tali l'omega 3 e l'omega 6, che la rende un importante alimento preventivo di malattie e problemi cardiovascolari, proteggendo il cuore, e ha importante ruolo nel ritardamento dell'invecchiamento cellulare.

Infine, una castanha-do-pará pesa mediamente 4g e ha 27 calorie e ne basta mangiare soltanto una al giorno per poter usufruire dei suoi benefici!

Ho trovato tanti modi di preparare questo cake, ma cercavo una ricetta veloce e con pochi ingredienti. Volevo che fosse un cake leggero perché c'è caldo! Il risultato ha superato le mie aspettative. Il cake è venuto molto friabile, una bontà!

Forse vi state chiedendo perché non ho messo la foto del cake intero. Sono una pessima pasticcere e nel momento di guarnire il cake con la glassa, sono riuscita a togliere i pezzi di sopra ed è venuto bruttissimo!

Ingredienti:

200 g di burro
240g di zucchero
2 uova
200ml di yogurt naturale
240g di farina
1/2 cucchiaino di sale
200g di noci dell'Amazzonia tritate
1 cucchiaio di lievito per dolci

Sbattere lo zucchero e 1 uovo fino ad ottenere una crema lucente. Aggiungere l'altro uovo e alternare gli ingredienti secchi con lo yogurt e sbattere bene. Per ultimo, unire le noci e il lievito, mescolando delicatamente. Versare l'impasto in uno stampo per plumcake imburrato e foderato da carta forno. Infornare per 40 minuti a 180º. Sformare il cake e guarnirlo con dello zucchero a velo e alcune noci.

lunedì 29 giugno 2009

Cake brasiliano con croccanti di arachidi

Sono un po' in ritardo con questa ricetta, l'ho postata venerdì nel Cucchiaio di Legno in portoghese, ma non ho avuto tempo per tradurla! Avevo una traduzione vera e propria da fare, non per hobby, ma per lavoro.
Questo cake è fatto con il mais pure, così rimango sul tema. L'ho preparato sempre per San Giovanni e devo dire che è stata una gradevole sorpresa. Non avevo molta fiducia nella "farina di granoturco per polenta". Non l'avevo mai usata in vita e non immaginavo potesse avere lo stesso risultato se avesse usato il fubà, la farina di granoturco brasiliana per cake.
Questo cake si chiama proprio così, cake brasiliano, e la ricetta l'ho presa da questo libro.


Ingredienti:

100g di margarina senza sale
160g di zucchero
3 uova
260g di farina di granoturco
1 tazza di latte
120g di farina 00
1 cucchiaio di lievito per dolci

Per guarnire:
200g di marmellata di banana (ho utilizzato quella di guaiva)

Croccanti di arachidi:
1 tazza di arachidi tostati
4 cucchiai di zucchero

Sbattere la margarina e lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungere le uova, uno alla volta.
Unire la farina di granoturco e la farina 00, alternando con il latte. Per ultimo, aggiungere il lievito setacciato e mescolare delicatamente
Versare l'impasto in una teglia rettangolare (20 x 30cm) imburrata e infarina. Infornare a 180º, preriscaldato, per circa 30 minuti.

Croccanti:
Mentre il cake è in forno, tritare in modo grossolano gli arachidi insieme allo zucchero.

Montaggio:
Togliere il cake dal forno, sformarlo e spalmare la marmellata. Spolverare gli arachidi tritati. Tagliare il cake in quadrettini e servirlo tiepido o freddo.
Sono riuscita a tagliare 18 quadretti.


mercoledì 24 giugno 2009

Canjica e Festa di San Giovanni


Giugno è il mese della più grande festa dell'entroterra brasiliana. Si tratta di una festività per tutti: ricchi, poveri, bambini, anziani. E vive il suo apice nella notte del giorno 23 giugno, vigilia di San Giovanni, ma le cerimonie religiose cominciano all'inizio del mese con le trezenas, ovvero tredici giorni di preghiere. Con due "picchi" il 13 per Sant'Antonio e il 29 con San Pietro.

Che sia piccola o grande la città, paese o villaggio, nel mese di giugno non esiste uno solo posto di Bahia dove non si festeggi con almeno un falò, petardi e giochi pirotecnici. Ma l'espressione più festosa è senza dubbi il forró, la danza popolare che ai ritmi dello xote, xaxado e baião e uniti al clima, ai vestiti, ai cibi tradizionali e ai liquori rappresentano l'autentico volto del popolo baiano.

E ogni volta che si parla della festa di San Giovanni, il primo piatto della lista è la canjica, un dolce cremoso di mais. La canjica è detta anche canjiquinha, e curau in altre regioni del Brasile, ed è così popolare che esiste una farina già pronta per prepararla che evita alla cuoca il lavoro di grattugiare il mais. 'E più facile, senza dubbio, ma con il mais passato al setaccio è molto più buona! Mi ricordo mia nonna, nelle feste di San Giovanni, preparava piatti e piatti di canjica e non solo. Torta di mais, di manioca, liquori di frutto della passione, di jenipapo, di tamarindo. Ed è pure impossibile non pensare alla mia mamma, che ama questo periodo dell'anno e sarebbe capace di divorare da sola un piattone di canjica!

Siccome sono già due anni che non festeggio San Giovanni in Brasile, ho deciso che quest'anno, con la scusa del blog, dovevo preparare alcuni dei piatti principali. Non avendo tutti gli ingredienti alla portata di mano, ho dovuto "inventare" alcune cose, come per esempio utilizzare mais in scatola invece di pannocchie fresche, e latte di mucca con aggiunto un cucchiaio di farina di cocco, invece del latte di cocco. Ci dobbiamo adeguare, no?
Fonte: wikipedia


Ingredienti:

2 scatole (600g) di mais dolce
1 1/2 bicchiere di latte
1 bicchiere di latte di cocco
80g di zucchero
1 pizzico di sale
cannella in polvere

Frullare il mais insieme al latte. Passare l'impasto in un setaccio molto fitto per ottenere una pasta finissima. Unire il latte di cocco e mettere sul fuoco, mescolando sempre, e portare a ebollizione. Quando comincia a bollire, aggiungere lo zucchero e il sale, lasciando addensare per una quindicina di minuti. Togliere dal fuoco, versare in un piatto o in delle ciotole e lasciare raffreddare. Spolverare la superficie con della cannella in polvere.

mercoledì 17 giugno 2009

Cocada de Colher (dolce di cocco al cucchiaio)


"E il dessert? Meglio sorvolare, solo di cocadas ce n'erano cinque differenti." (Jorge Amado, Teresa Batista stanca di guerra)

Da questa frase potete immaginare che ci sono cocadas di tutti i tipi e colori (letteralmente! C'è quella bianca, quella nera, quella gialla....). La cocada è uno tra i dolci più tradizionali della cucina brasiliana, soprattutto quella di Bahia. Può avere varie forme e consistenza. Può essere all'ananas, all'arachide, allo zenzero. Quella classica è bianca, tutta al cocco.

Lo scorso weekend ho preparato una cena brasiliana per una coppia di amici (lei brasiliana, lui siciliano. Le mancava un po' il mangiare brasiliano, visto che non è una pazza come me che si mette in cucina a fare le pietanze del nostro amato Brasile. Allora ho pensato in un menù tutto brasiliano: Coxinha come antipasto, fagioli e riso come piatto principale e come dessert ho avuto l'imbarazzo della scelta. Quindi ho deciso per la cocada al cucchiaio, una ricetta molto semplice con tutti gli ingredienti alla portata di mano! 'E una ricetta che fa parte della mia collezione di ricette-copiate-dalle-confezioni.



Ingredienti:

1 latta di latte condensato
La stessa misura della latta di latte
2 stecche di cannella
5 chiodi di garofano
1 cocco fresco grattugiato (oppure 200g di farina di cocco idratata con 1/2 tazza d'acqua)


In una pentola, a fuoco lento, mescolare il latte condensato, il latte, la cannella, i chiodi di garofano e il cocco. Girare sempre per 15 minuti o finché sia consistente. Togliere la pentola dal fuoco, fare raffreddare il dolce. Metterlo in frigo e servirlo freddo.

********

Ed è con un po' di ritardo che ringrazio Ago e Federica per i premi assegnati a me!


giovedì 11 giugno 2009

Escondidinho de Linguiça (Nascostino di Salsiccia)


Il "nascostino", escondidinho in portoghese, è un piatto molto popolare in alcuni stati del Brasile, tale Bahia e Minas Gerais. 'E una delle specialità offerte dai bar (che lì servono aperitivi, stuzzichini e non caffè). Si esce la sera, si prende una bella caipirinha o una birra ghiacciata accompagnata da un piatto di escondidinho. Ma che cos'è sta cosa? 'E un piatto di carne essiccata o salsiccia a pezzettini coperto da un purè di manioca (anche nota come cassava o yuca).

Ovviamente quando siamo stati in Brasile l'anno scorso l'ho fatto assaggiare a mio maritino. Siccome lui l'apprezzato tanto (vedrete nella foto), mi ha chiesto di rifarlo qui a casa. In Spagna ho trovato la manioca in tutti i negozi di frutta e verdura (qui a Catania la trovo ogni tanto nei negozi di international food). L'abbiamo comprata e portato in valigia (immaginate se mi chiedono di aprire la valigia e vedono una radice di 50cm :D).


Avevo fatto qualche mese fa la torta di manioca, questa volta ho preferito un piatto salato.



Se per caso vi incuriosisce questo piatto e non trovate la manioca, potete prepararlo con le patate, ma senza dubbio con la manioca è moooolltooo più buono.


Ingredienti:

500g di manioca lessa e salata
250 ml di latte
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di panna

Per il preparato di salsiccia:

300g di salsiccia
1 cipolla
1 spicchi d'aglio
100ml di vino rosso
1 cucchiaio di prezzemolo
50ml di pommarola
peperoncino a piacere

Per guarnire:

Formaggio a pasta filata o cremoso
Parmigiano grattugiato

Soffriggere la salsiccia con la cipolla e l'aglio. Aggiungere il vino e fare evaporare l'alcol. Aggiungere la pommarola e il prezzemolo.

Preparare il purè: Frullare la manioca con il latte e il burro Aggiustare il sale e mescolare la panna.

In una teglia di vetro sistemare il preparato di salsiccia e coprire con la metà del purè. Mettere dei pezzettini di formaggio e coprire con l'altra metà. Coprire con del parmigiano grattugiato e infornare a 180º finché il formaggio sia sciolto (circa 15 min).

venerdì 22 maggio 2009

Telline

Tempo fa la cara Debora ha postato una ricetta di telline nel suo blog. Quando l'ho letta mi è venuta una voglia matta di telline. Vado dal pescivendolo e non le trovo. Poi, la settimana scorsa, al mercato, ho trovato una bancarella di frutti di mare con tante telline fresche fresche!

Ovviamente ho preparato le telline come si fa a Salvador. Ho voluto trascrivere una parte del testo di un libro che descrive perfettamente ciò che mi era venuto in mente quando cucinavo le telline.

"Un buon posto per mangiare le telline è il Mercado Modello, a Salvador. L'ideale è andarci di sabato, prima di pranzo: bisogna arrivare presto per poterci restare a lungo. 'E sempre indispensabile non avere premura: il precetto di Bahia è che non ci si deve affrettare, per nessuna ragione, e tanto meno per mangiare. E al mercati c'è sempre qualcuno che suona il berimbau, altri che fanno capoeira: è bello ascoltare e osservare.
Mangiare le telline consiste nel mangiare il mollusco, bere il brodetto e chiudere con un sorso di acquavite di canna, che può essere allungata con succo di frutta e diventare una batida. Il sugo delle telline attenua l'effetto dell'alcol, consentendo a chi non è abituato, di berne diversi bicchierini senza finire subito lungo disteso per terra. Oltre a far venire l'appetito con una leccornia davvero speciale, e al piacere di stare tra la gente del mercato, le telline garantiscono piaceri aggiuntivi, dato che sono un ben noto afrodisiaco. [...]"
(La Cucina di Bahia ovvero il libro di cucina di Pedro Archanjo e Le merende di dona Flor - Jorge Amado e Paloma Jorge Amado)


Ingredienti per 4 persone:

mezzo chilo di telline 
1 mazzetto di coriandolo
1 mazzetto di erba cipollina
2 pomodori
2 cipolle
3 spicchi d'aglio
2 cucchiai di olio evo
gocce di limone
sale e pepe a piacere

Scegliete le telline e badate che siano tutte ben chiuse. Mettetele a bagno in molta acqua a spurgare. Cambiate ogni tanto l'acqua. Con uno spazzolino, sotto l'acqua corrente, pulite ogni tellina.
Tagliuzzate finemente tutti gli odori e metteteli sul fuoco con olio e acqua sufficiente a coprire le telline. Quando l'acqua bolle, versateci dentro le telline. Quando si aprono, sono pronte da mangiare.

Servite le telline in piatti o ciotole e il brodetto in bicchieri o tazzine. Aggiungete spicchi di limone da strizzare sia sulle telline che nel brodo, con o senza pepe.

martedì 12 maggio 2009

Panino Delizia (pane al parmigiano)

Il panino delizia, per noi semplicemente pane al formaggio, è un invitato che non può mancare mai nelle nostre feste. Immaginate che a Salvador c'è pure il "pãozinho delícia delivery"!



Ho deciso di farli perché la ricetta mi sembrava facile e avevo tutti gli ingredienti a casa. Ho ridotto la ricetta a 1/3 e ho ottenuto 20 pani. Vi proporrò però la ricetta intera. Credo che è stato il mio sesto senso a dirmi di fare solo 1/3 della ricetta. Mio marito arriva a casa, io tutta contenta gli faccio vedere i panini, lui ne prende uno, morde e... me lo restituisce! Mi dice che l'odore del formaggio gli fa senso. I latticini in generale gli fanno senso, tanto che lui non mangia niente alla ricotta. Quindi, non l'ha mangiato. Ma solo lui! I panini sono stati divorati in questione di poche ore dagli amici nostri. 



Ingredienti:

1kg di farina
1 tavoletta di lievito
1 tazza di zucchero
3 tazze di latte tiepido
3 uova
1 cucchiaio da minestra di sale
1 cucchiaio da minestra di margarina
1/2 tazza di oleo

Per il ripieno (non l'ho fatto):

1 tazza di latte
2 cucchiaio da minestra di maizena
1 cucchiaio da minestra di margarina
1 pizzico di sale
2 cucchiaio da minestra di parmigiano grattugiato


Mettere in una ciotola tutti gli ingredienti per l'impasto. Amalgamare bene, e su una superficie liscia e infarinata, lavorare bene l'impasto finché sia omogeneo. Lasciare lievitare per 30 minuti.  
Preparare 4 teglie imburrate o coperta da carta forno e modellare i panini. Farli riposare per ancora 1 ora. 
Infornare (forno preriscaldato) a 180ºC per 20 minuti (15 in forno ventilato). Nel frattempo preparate il ripieno: in una pentola, mescolare il latte, la maizena, la margarina e il sale. Mescolare sempre fino ad ottenere una crema. Aggiungere il parmigiano grattugiato, girando sempre con un cucchiaio, fino a  far sciogliere il formaggio. Togliere i pani dal forno e farli raffreddate. Dopo di freddi, tagliarli a metà e mettere un po' di ripieno. Pennellare i panini con della margarina e spolverare un po' di parmigiano grattugiato.  

martedì 5 maggio 2009

Dolcetti brasiliani: Brigadeiro, Beijinho e Cajuzinho


Questi sono tre dei dolcetti brasiliani più popolari e che non possono mai mancare nelle feste dei bambini. Si chiamano "brigadeiro" (brigadiere, quello al cioccolato), "beijinho" (bacino, quello al cocco) e cajuzinho (caju è una frutta brasiliana, quello all'arachide).  Non ho bambini, ma li ho fatti per portare al corso di inglese, in occasione dell'ultimo giorno di lezione della professoressa. Volevo che i miei compagni e la prof conoscessero un po' della parte "dolce" del Brasile.  



Si dice che il "brigadeiro" nacque a metà degli anni '40, quando il brigadiere Eduardo Gomes si candidò alla presidenza della Repubblica. Il brigadiere era un bell'uomo, con un fisico prorompente, molto affascinante e celibe. Con lo slogan "Votate il Brigadiere che è bello e celibe", il candidato ottenne buon successo tra le donne. Un gruppo di loro che viveva nel quartiere Pacaembu, nella città di San Paolo, organizzò diverse feste per favorire la sua candidatura. La storia racconta che in una di queste occasioni crearono un dolce che mescolava latte condensato, cioccolato e burro e lo battezzarono "Brigadeiro" in suo omaggio.

Sicuramente molte donne sarebbero capaci di divorare un intero secchio pieno di brigadeiro, soprattutto in "quei giorni" di carenza affettiva. Incluso la sottoscritta. 

Il "Beijinho" e il "Cajuzinho" sono delle variazioni del Brigadeiro.


Con questo tris di dolcetti partecipo alla raccolta di Dolci a go...go: "I dolci più buoni del mondo".




Ingredienti per circa 50 dolcetti:

2 barattoli di latte condensato
3 cucchiai di burro
50g di cioccolato fondente
4 cucchiai di farina di cocco
1/2 tazza di arachidi tostati e macinati
chiodi di garofano, arachidi e granelli di cioccolato per guarnire

Brigadeiro:

In una pentola, mettere 2/3 del latte condensato, il cioccolato e un cucchiaio di burro. Amalgamare bene gli ingredienti, a fuoco lento, mescolando sempre finché il composto si rassodi e si stacchi dalla pentola (circa 10 minuti). Togliere la pentola dal fuoco, mettere il dolce su un piatto imburrato e lasciarlo raffreddare. Formare delle palline e guarnire con le granelli di cioccolato. Metterle in pirottini di carta.

Beijinho:

In una pentola, mettere 2/3 del latte condensato, la farina di cocco e un cucchiaio di burro. Amalgamare bene gli ingredienti, a fuoco lento, mescolando sempre finché il composto si rassodi e si stacchi dalla pentola (circa 10 minuti). Togliere la pentola dal fuoco, mettere il dolce su un piatto imburrato e lasciarlo raffreddare. Formare delle palline e guarnire con del cocco grattugiato o zucchero. Decorare ogni beijinho con un chiodino di garofano. Metterli in pirottini di carta.

Cajuzinho:

In una pentola, mettere gli altri 2/3 del latte condensato, gli arachidi macinati e un cucchiaio di burro. Amalgamare bene gli ingredienti, a fuoco lento, mescolando sempre finché il composto si rassodi e si stacchi dalla pentola (circa 10 minuti). Togliere la pentola dal fuoco, mettere il dolce su un piatto imburrato e lasciarlo raffreddare. Formare dei coni, guarnire con dello zucchero semolato e mettere un arachide nella estremità più spessa del cajuzinho, proprio come la foto qua sotto. Metterle in pirottini di carta.


martedì 14 aprile 2009

Insalata di fagioli e salsiccia

Passata la Pasqua, non abbiamo nessun'altra festività in cui ci dobbiamo abbuffare. E' arrivato il momento de mangiare cose leggere e prepararsi per l'estate. 




Ingredienti:

1 cipolla tritata
mezzo mazzetto di prezzemolo tritato
3 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di aceto bianco
400g di fagioli d'occhio
lattuga a piacere
1 porro medio
200 g di salsiccia fresca


Cuocere i fagioli in acqua e sale e scolarli. Pulire il porro, eliminare le foglie più dure e tagliarlo in fettine. Tagliare la salsiccia in fettine. In una padella soffriggere la salsiccia, aggiungendo un po' di acqua perché sia ben cotta. Aggiungere il porro e farlo cucinare finché sia al dente. Aggiustare il sale se necessario e toglierlo dal fuoco. Condire i fagioli con prezzemolo, olio, cipolla e aceto. Disporre le foglie di lattuga in una insalatiera, mettere al centro i fagioli e il soffritto di salsiccia. Mescolare con cura e aggiungere un filo d'olio extra vergine 

giovedì 9 aprile 2009

Pimenta: salsa di peperoncino brasiliana

Con questa ricetta partecipo al concorso SottoVetro di Virginia, in collaborazione con Le Tamerici.



Un baiano vero (persona originaria di Bahia) non mangia senza peperoncino. Io sono un'eccezione, ma mio marito, che è siciliano d.o.c, è più baiano di me. Almeno per quanto riguarda il mangiare.

Camminando fra le bancarelle del mercato di Catania, ho visto un arabo che vendeva peperoncino fresco e coriandolo. Lui non parlava la mia lingua e né io la sua, ho comprato i peperoncini senza sapere di che tipo erano. In casa, con l'aiuto di "gúgou", sono arrivata alla conclusione che erano peperoncini caienna. 



Ho subito provato a contattare mia mamma, che fa una salsa di peperoncino molto piccante e apprezzata da tutti, esattamente come voleva Alfredo. Lei mi ha passato la sua ricettina personale (mi ha detto: metti quello che vuoi dentro... che ricetta questa, no?). Però mamma mi ha dato un consiglio importante: quello di usare i guanti.



Quasi come se stessi facendo una chirurgia, ho messo i guanti e ho tolto i semi dai peperoncini, che secondo mamma, fanno male alla salute. Anche se è un lavoro faticoso, il risultato è stato ottimo! Io non ho assaggiato la salsa, ma è piaciuta molto a chi apprezza i peperoncini. 'E una salsa che può essere mangiata con qualsiasi cibo, ma preferentemente con secondi di carne o primi a base di legumi, come lenticchie o fagioli. Io personalmente avverto: utilizziate la salsa con moderazione, ne basta mezzo cucchiaino.


Ingredienti:

100g di peperoncino caienna
1 cipolla
1 pomodoro
1/2 mazzetto di coriandolo
1/2 mazzetto di menta
1 tazza di aceto bianco
2 tazze di olio e.v.o
succo di 1 limone


Mettere da parte 10 peperoncini e lasciarli interi. Togliere i semi di tutti gli altri peperoncini e frullarli insieme alla cipolla, il pomodoro, il coriandolo, la menta, il succo di limone, l'aceto e metà dell'olio. Mettere la salsa in un baratolo o in una boccetta, unire i peperoncini interi e aggiungere l'altra metà dell'olio.  Si può conservare in frigo per molti mesi.

venerdì 27 marzo 2009

Catupiry (formaggio cremoso) casereccio


"Chi non ha cane caccia con gatto". 'E un detto brasiliano che significa che se ti manca qualcosa per fare una determinata cosa, non vuol dire che necessariamente non la puoi fare.
Nonostante trovi negli scaffali dei supermercati di qui dei formaggi simili al catupiry (lo stracchino, la burrata), non è la stessa cosa, il sapore è molto diverso. Per curiosità sono andata a cercare l'origine del catupiry e ho scoperto che fu inventato nel 1911 da una coppia di immigranti italiani a Minas Gerais. La ricetta originale si mantiene in segreto.
La mia imitazione può non essere "il Catupiry", ma è così buona che sono dovuta nascondere da me stessa la pentolina e non sono riuscita a non leccare il cucchiaio di legno. 


Ingredienti:

01 bicchiere di formaggio grattugiato (ho utilizzato il grana padano, l'ho grattugiato metà fine e metà grosso)
02 cucchiai di burro
02 cucchiai di maizena
01 pizzico di sale
01 bicchiere e mezzo di latte

Sciogliere la maizena nel latte e far bollire tutti gli ingredienti, mescolando fino ad ottenere una crema spessa.

Solo questo??? Sì.

venerdì 20 marzo 2009

Insalata di fagioli e frutti di mare

Da qualche giorno avevo una gran voglia di mangiare i fagioli dall'occhio. Si usa molto dalle mie parti mangiare i fagiolini dall'occhio abbinati ai frutti di mare o pesce. 

Ho preparato questa ricettina molto leggera che abbiamo mangiato come piatto unico a cena.






Ingredienti:

Per i fagioli
250g di fagioli dall'occhio
1 spicchio d'aglio
1/2 cipolla tritata
i cucchiaio di mentuccia tritata
1 cucchiaio di olio e.v.o
2 cucchiai di aceto bianco
prezzemolo a piacere

Per l'insalata di mare

250g di frutti di mare (io ho usato quelli surgelati)
succo di 1 limone
1 pomodoro tagliato a pezzettini
2 cucchiai di vino bianco
prezzemolo tritato
peperoncino a piacere


Cucinare i fagioli con acqua, uno spicchio d'aglio tritato e sale. Quando saranno cotti, scolarli e lasciarli raffreddare. Mescolare i fagioli agli altri ingredienti.

Cuocere i frutti di mare come riportato nell'imballaggio. Lasciarli raffreddare un po' e aggiungere il succo di limone, il vino bianco, il pomodoro, il prezzemolo e il peperoncino.

Servirli freddi.

venerdì 13 febbraio 2009

“Pastel” al forno

 

Eccomi finalmente! Internet istallata a casa e ritorno al blog! Ho preparato un sacco di cose durante la mia “assenza”, che vi proporrò durante la settimana.

Non me la sento di tradurre il nome del pastel. Questa delizia di origine portoghese molto popolare in Brasile si chiama pastel e basta, e con la l pronunciata con il suono di u! Ah… il suono di questa l fa impazzire metà degli studenti del portoghese e uno di loro è mio marito :-D.

Lasciando perdere la grammatica, questa ricetta l’ho trovata in delle schede che sono state praticamente abbandonate da mia mamma. Avranno la mia età ed è probabile che mia mamma mai le abbia usate. In ogni scheda ci sono 5 o 6 ricette di piatti semplici adatti al pasto di tutti i giorni.

Il ripieno può essere di qualsiasi cosa: prosciutto, formaggio, carne, pollo, gamberi, o addirittura marmellata. E c’è un sapore che mi ricorda tantissimo la mia infanzia, che è la goiabada (la marmellata di guava), che è facilmente trovata nei negozi di international food. La prossima volta li farò dolci.

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Ingredienti:

impasto:

250g di farina

1 cucchiaio di burro o margarina

1 uovo

sale

 

ripieno, in questo caso di pollo:

pollo cucinato e macinato

stracchino o un altro formaggio abbastanza cremoso

 

Mettere in una ciotola la farina setacciata insieme al sale, fare un buco e aggiungere il burro e l’uovo. Lavorare la pasta con le mani aggiungendo un po’ di acqua (circa 100ml) fino a ottenere un impasto sodo. Lasciare riposare in frigo per 40 minuti. Stendere la pasta con il matterello, e tagliare dischetti della grandezza desiderata. Al centro di ogni dischetto mettere un cucchiaio di ripieno. Bagnare un dito nell’acqua e passarlo sui bordi della pasta chiudendola in forma di mezza luna. Penellare ogni pastel con un tuorlo e spolverare con del formaggio grattugiato. Cuocere in forno preriscaldato a 180º per 25 minuti. Servirli caldi.

mercoledì 14 gennaio 2009

Fagioli Neri Brasiliani

Il fagiolo è l'ingrediente principale della cucina brasiliana. 'E il nostro piatto di tutti-i-giorni, accompagnato da riso e qualcos'altro (carne, pollo, patatine, etc). Tutto in un solo piatto. Per chiarirvi sull'importanza dei fagioli per il Brasile faccio un paragone: la pasta sta per l'Italia come i fagioli stanno per il Brasile. C'è addirittura chi non mangia se davanti a sé non trova neanche un chicco di fagiolo. La feijoada (fagiolata) è forse uno dei piatti brasiliani a base di fagioli più conosciuta all'estero. Viene preparata un giorno prima di essere servita ed è fatta con fagioli neri, lombo salato, carne essiccata, salsiccia, lardo, pancetta, carne, tutto affumicato. Sì, è pesante. Per questo è servita solo con riso bianco, cavolo tagliato in striscioline e a chi piace, salsa al peperoncino. 


La prima volta che ho cucinato i fagioli (quelli semplici, niente fagiolata, questa si mangia una volta ogni sei mesi se amiamo il nostro cuore), mio marito ha detto che gli faceva impressione mangiare quella cosa scura. Ma li ha assaggiati. E non li ha mai mollati e se potesse li mangiava tutti i giorni. Ma ormai io ho perso questa abitudine. Comunque preparo i fagioli una volta alla settimana e così faccio la sua felicità. Fa anche molto successo tra i nostri amici. Praticamente li ho già preparati per metà del paese!

Probabilmente mi state chiedendo... ma... non producete tanto "gas" a casa? No. Il segreto è cambiare l'acqua dei fagioli appena cominciano a bollire. 

Questa non è la ricetta di fagiolata, sono fagioli cucinati semplicemente come quelli che si mangiano tutti i giorni in Brasile.



Ingredienti per 4 persone:

500g di fagioli neri
1 cipolla grande tritata
2 spicchi d'aglio
comino o pepe
250g di salsiccia di maiale
100g di pancetta affumicata
1 dado
alloro a piacere
mentuccia a piacere
erba cipollina a.p
prezzemolo a.p
sale


La sera prima lavate i fagioli e lasciateli a mollo coperti d'acqua.
In una pentola grande mettete a cuocere i fagioli, coperti d'acqua abbondante, in modo che non sia necessario aggiungerne in seguito. Appena cominciano a bollire (si formerà una schiuma bianca), cambiare l'acqua, anche due volte si fa ancora molta schiuma.
Tritate la cipolla, la mentuccia, l'erba cipollina e l'aglio, unendoli ai fagioli insieme al comino, l'alloro e il dado. Lasciate bollire fino a che i fagioli siano morbidi.
In una padella soffriggere la salsiccia e la pancetta. Aggiungete un paio di mestoli di brodo di fagioli e mescolate con cura. Versate nella pentola dei fagioli, unite il prezzemolo e lasciate sobbollire un'altro po' e aggiustate di sale.

Servite i fagioli come piatto unico, accompagnati da riso o da un'insalata e fettine di carne.

il cucchiaio di legno   © 2008. Template Recipes by Emporium Digital

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