lunedì 29 giugno 2009

Cake brasiliano con croccanti di arachidi

Sono un po' in ritardo con questa ricetta, l'ho postata venerdì nel Cucchiaio di Legno in portoghese, ma non ho avuto tempo per tradurla! Avevo una traduzione vera e propria da fare, non per hobby, ma per lavoro.
Questo cake è fatto con il mais pure, così rimango sul tema. L'ho preparato sempre per San Giovanni e devo dire che è stata una gradevole sorpresa. Non avevo molta fiducia nella "farina di granoturco per polenta". Non l'avevo mai usata in vita e non immaginavo potesse avere lo stesso risultato se avesse usato il fubà, la farina di granoturco brasiliana per cake.
Questo cake si chiama proprio così, cake brasiliano, e la ricetta l'ho presa da questo libro.


Ingredienti:

100g di margarina senza sale
160g di zucchero
3 uova
260g di farina di granoturco
1 tazza di latte
120g di farina 00
1 cucchiaio di lievito per dolci

Per guarnire:
200g di marmellata di banana (ho utilizzato quella di guaiva)

Croccanti di arachidi:
1 tazza di arachidi tostati
4 cucchiai di zucchero

Sbattere la margarina e lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungere le uova, uno alla volta.
Unire la farina di granoturco e la farina 00, alternando con il latte. Per ultimo, aggiungere il lievito setacciato e mescolare delicatamente
Versare l'impasto in una teglia rettangolare (20 x 30cm) imburrata e infarina. Infornare a 180º, preriscaldato, per circa 30 minuti.

Croccanti:
Mentre il cake è in forno, tritare in modo grossolano gli arachidi insieme allo zucchero.

Montaggio:
Togliere il cake dal forno, sformarlo e spalmare la marmellata. Spolverare gli arachidi tritati. Tagliare il cake in quadrettini e servirlo tiepido o freddo.
Sono riuscita a tagliare 18 quadretti.


mercoledì 24 giugno 2009

Canjica e Festa di San Giovanni


Giugno è il mese della più grande festa dell'entroterra brasiliana. Si tratta di una festività per tutti: ricchi, poveri, bambini, anziani. E vive il suo apice nella notte del giorno 23 giugno, vigilia di San Giovanni, ma le cerimonie religiose cominciano all'inizio del mese con le trezenas, ovvero tredici giorni di preghiere. Con due "picchi" il 13 per Sant'Antonio e il 29 con San Pietro.

Che sia piccola o grande la città, paese o villaggio, nel mese di giugno non esiste uno solo posto di Bahia dove non si festeggi con almeno un falò, petardi e giochi pirotecnici. Ma l'espressione più festosa è senza dubbi il forró, la danza popolare che ai ritmi dello xote, xaxado e baião e uniti al clima, ai vestiti, ai cibi tradizionali e ai liquori rappresentano l'autentico volto del popolo baiano.

E ogni volta che si parla della festa di San Giovanni, il primo piatto della lista è la canjica, un dolce cremoso di mais. La canjica è detta anche canjiquinha, e curau in altre regioni del Brasile, ed è così popolare che esiste una farina già pronta per prepararla che evita alla cuoca il lavoro di grattugiare il mais. 'E più facile, senza dubbio, ma con il mais passato al setaccio è molto più buona! Mi ricordo mia nonna, nelle feste di San Giovanni, preparava piatti e piatti di canjica e non solo. Torta di mais, di manioca, liquori di frutto della passione, di jenipapo, di tamarindo. Ed è pure impossibile non pensare alla mia mamma, che ama questo periodo dell'anno e sarebbe capace di divorare da sola un piattone di canjica!

Siccome sono già due anni che non festeggio San Giovanni in Brasile, ho deciso che quest'anno, con la scusa del blog, dovevo preparare alcuni dei piatti principali. Non avendo tutti gli ingredienti alla portata di mano, ho dovuto "inventare" alcune cose, come per esempio utilizzare mais in scatola invece di pannocchie fresche, e latte di mucca con aggiunto un cucchiaio di farina di cocco, invece del latte di cocco. Ci dobbiamo adeguare, no?
Fonte: wikipedia


Ingredienti:

2 scatole (600g) di mais dolce
1 1/2 bicchiere di latte
1 bicchiere di latte di cocco
80g di zucchero
1 pizzico di sale
cannella in polvere

Frullare il mais insieme al latte. Passare l'impasto in un setaccio molto fitto per ottenere una pasta finissima. Unire il latte di cocco e mettere sul fuoco, mescolando sempre, e portare a ebollizione. Quando comincia a bollire, aggiungere lo zucchero e il sale, lasciando addensare per una quindicina di minuti. Togliere dal fuoco, versare in un piatto o in delle ciotole e lasciare raffreddare. Spolverare la superficie con della cannella in polvere.

martedì 23 giugno 2009

Kibbeh di farro al forno

Farro al forno mi sembra quasi un scioglilingua!. Comunque, questa è una variazione della ricetta di kibbeh fritto che ho postato tempo fa.


'E una ricetta freschissima. La leggerezza del farro rende questo piatto molto estivo!


500 g di carne macinata due volte
200g di farro tritato
4 foglie di mentuccia
1/2 cipolla tritata finemente
2 cubetti di ghiaccio
2 cucchiai di burro
1 cucchiaino di condimento siriano*
sale a piacere

Se utilizzate il farro perlato, bollitelo per 30 minuti, scolatelo bene e tritatelo. Se utilizzate quello macinato, basta soltanto lasciarlo a bagno per 15 minuti.
In una ciotola, mescolare la carne alla cipolla e alla mentuccia. Unire il farro (scolato bene), sale e il condimento siriano. Aggiungere i cubetti di ghiaccio, lavorando bene con le mani. Imburrare una teglia e versare il composto di carne. Fare delle righe con un coltello (così si cucina bene dentro) e infornare per circa 40 minuti a 180ºC.
* Il condimento siriano, se non trovi quello pronto, può essere fatto mischiando un pizzico di cannella in polvere, una di noce moscata macinata, una di pepe bianco, di pepe della Giamaica e zenzero in polvere.

venerdì 19 giugno 2009

Patate croccanti al parmigiano


Immaginate delle patate squisitissime... Io sarei capace di mangiarle tutte!!

Stavo cercando una ricetta di patate differenti. A me il "solito" in cucina non piace affatto! Cercando qui, lì, nei libri, nei siti... ho trovato queste patate. Mi hanno sorpreso molto perché speravo che venissero buone, ma non così.


Ingredienti:

3 patate grandi
2 albumi
125g di parmigiano grattugiato
sale
pepe a piacere

In una ciotola, sbattere velocemente gli albumi con il sale finché diventino una schiuma.
Tagliare le patate a spicchi e bagnarli negli albumi e in seguito nel parmigiano (non togliere l'eccesso, lascia che il parmigiano si appiccichi abbondantemente nelle patate).
Sistemare le patate in una teglia foderata da carta da forno e farle cuocere in forno caldo per circa 30 minuti o finché siano ben dorate.
Condire con sale e pepe prima di servire.

mercoledì 17 giugno 2009

Cocada de Colher (dolce di cocco al cucchiaio)


"E il dessert? Meglio sorvolare, solo di cocadas ce n'erano cinque differenti." (Jorge Amado, Teresa Batista stanca di guerra)

Da questa frase potete immaginare che ci sono cocadas di tutti i tipi e colori (letteralmente! C'è quella bianca, quella nera, quella gialla....). La cocada è uno tra i dolci più tradizionali della cucina brasiliana, soprattutto quella di Bahia. Può avere varie forme e consistenza. Può essere all'ananas, all'arachide, allo zenzero. Quella classica è bianca, tutta al cocco.

Lo scorso weekend ho preparato una cena brasiliana per una coppia di amici (lei brasiliana, lui siciliano. Le mancava un po' il mangiare brasiliano, visto che non è una pazza come me che si mette in cucina a fare le pietanze del nostro amato Brasile. Allora ho pensato in un menù tutto brasiliano: Coxinha come antipasto, fagioli e riso come piatto principale e come dessert ho avuto l'imbarazzo della scelta. Quindi ho deciso per la cocada al cucchiaio, una ricetta molto semplice con tutti gli ingredienti alla portata di mano! 'E una ricetta che fa parte della mia collezione di ricette-copiate-dalle-confezioni.



Ingredienti:

1 latta di latte condensato
La stessa misura della latta di latte
2 stecche di cannella
5 chiodi di garofano
1 cocco fresco grattugiato (oppure 200g di farina di cocco idratata con 1/2 tazza d'acqua)


In una pentola, a fuoco lento, mescolare il latte condensato, il latte, la cannella, i chiodi di garofano e il cocco. Girare sempre per 15 minuti o finché sia consistente. Togliere la pentola dal fuoco, fare raffreddare il dolce. Metterlo in frigo e servirlo freddo.

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Ed è con un po' di ritardo che ringrazio Ago e Federica per i premi assegnati a me!


lunedì 15 giugno 2009

Quiche di gamberi e spinaci

Approfitto questo post per augurare al mio papino un enorme BUON COMPLEANNO!! Papi, vorrei abbracciarti ora più che mai, ma siamo lontani uno dell'altro, allora fissiamo questo incontro per il momento in cui avrò appena messo i piedi a Salvador, cosa che è più vicino di quello che immaginavo!! Sai che già sto piangendo, vero?! :-D


Ti amo tantissimo papi! Sei il mio più grande modello!

Ho preparato questa ricetta pensando a cosa fare con tanti spinaci. Mia suocera mi ha dato un-altra grande busta di spinaci di campagna nostra. Quindi, nonostante questa sia una ricetta "svuota-frigo", è davvero buona!



Ingredienti:

Per l'impasto:

8 cucchiai di farina
4 cucchiai di olio evo
2 cucchiai d'acqua
1 uovo
1 pizzico di sale

Impastare mescolando tutti gli ingredienti. Aprire l'impasto con l'aiuto di un matterello e sistemarlo in una teglia imburrata e infarinata.

Ripieno:

200g di gamberi sbucciati
1 mazzo di spinaci
1 cucchiaio di burro
1 cipolla media
1 spicchi d'aglio
100g di mozzarella
200ml di panna
3 uova
sale, noce moscata e pepe bianco a piacere

Cucinare gli spinaci per 6 minuti. Soffriggere la cipolla e l'aglio con il burro. Aggiungere i gamberi e farli cucinare per pochi minuti. Quando saranno cotti, aggiungere gli spinaci.
In una ciotola, sbattere leggermente le uova. Unire la panna e la mozzarella. Condire con sale,, pepe e noce moscata.
Sistemare i gamberi con gli spinaci sulla pasta preparata. Versare sopra il composto di uova, mozzarella e panna.
Infornare a 180ºC (forno preriscaldato) per circa 30 minuti.

giovedì 11 giugno 2009

Escondidinho de Linguiça (Nascostino di Salsiccia)


Il "nascostino", escondidinho in portoghese, è un piatto molto popolare in alcuni stati del Brasile, tale Bahia e Minas Gerais. 'E una delle specialità offerte dai bar (che lì servono aperitivi, stuzzichini e non caffè). Si esce la sera, si prende una bella caipirinha o una birra ghiacciata accompagnata da un piatto di escondidinho. Ma che cos'è sta cosa? 'E un piatto di carne essiccata o salsiccia a pezzettini coperto da un purè di manioca (anche nota come cassava o yuca).

Ovviamente quando siamo stati in Brasile l'anno scorso l'ho fatto assaggiare a mio maritino. Siccome lui l'apprezzato tanto (vedrete nella foto), mi ha chiesto di rifarlo qui a casa. In Spagna ho trovato la manioca in tutti i negozi di frutta e verdura (qui a Catania la trovo ogni tanto nei negozi di international food). L'abbiamo comprata e portato in valigia (immaginate se mi chiedono di aprire la valigia e vedono una radice di 50cm :D).


Avevo fatto qualche mese fa la torta di manioca, questa volta ho preferito un piatto salato.



Se per caso vi incuriosisce questo piatto e non trovate la manioca, potete prepararlo con le patate, ma senza dubbio con la manioca è moooolltooo più buono.


Ingredienti:

500g di manioca lessa e salata
250 ml di latte
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di panna

Per il preparato di salsiccia:

300g di salsiccia
1 cipolla
1 spicchi d'aglio
100ml di vino rosso
1 cucchiaio di prezzemolo
50ml di pommarola
peperoncino a piacere

Per guarnire:

Formaggio a pasta filata o cremoso
Parmigiano grattugiato

Soffriggere la salsiccia con la cipolla e l'aglio. Aggiungere il vino e fare evaporare l'alcol. Aggiungere la pommarola e il prezzemolo.

Preparare il purè: Frullare la manioca con il latte e il burro Aggiustare il sale e mescolare la panna.

In una teglia di vetro sistemare il preparato di salsiccia e coprire con la metà del purè. Mettere dei pezzettini di formaggio e coprire con l'altra metà. Coprire con del parmigiano grattugiato e infornare a 180º finché il formaggio sia sciolto (circa 15 min).

martedì 9 giugno 2009

Barcellona

Ciao cari, so che la mia assenza è stata grande, ma ora sono tornata. 

Domenica, 07/06, ho commemorato il mio primo anniversario di matrimonio! Mio marito mi ha regalato un indimenticabile viaggio a Barcellona.


Chi la conosce sa il quanto è una città bella e ordinata.  Camminando per le vie di Barcellona ho sentito un clima di latinità, non sembrava neanche Europa! 'E una città molto calorosa e solare, mi sentivo guidata da una delle canzoni del film di Woody Allen, Vicky Cristina Barcelona. Anzi, questo post la come colonna sonora Barcelona, di Giulia e Los Tellarini.

Siccome questo è un blog di cucina, allora rimarrò sul tema "mangiare".  Essendo Barcellona una città piena di "extranjeros", i ristoranti del centro sono indirizzati a questo tipo di clientela. Nella prima serata siamo andati in un ristorante tipico. Dovevamo mangiare Paella!


Siamo andati al ristorante L'Amfora (Avinguda del Paral-lel, 184). Non era carissimo, ma non era neanche economico. Comunque il mangiare era eccellente e il servizio ottimo.

Il menù era molto diversificato, scegliere l'antipasto è stato abbastanza difficile. Mio marito ha scelto le acciughe marinate. Io l'insalata di scampi con salsa allo yogurt. 




Che buoni che erano gli scampi. E la salsa.... proverò a ripetere la ricetta qua a casa. L'arancia dava un contrasto meraviglioso. Come piatto principale, ovviamente abbiamo scelto la Paella, cosa che non avevo mai mangiato. 


Divina!! Negli altri giorni abbiamo vissuto a base di "jamón",  perché altrimenti non ci sarebbe stata tasca che sopportasse!

Ed è chiaro che non avrei potuto lasciare Barcellona senza comprare un libro di ricette spagnole. Ho comprato il  1080 Recetas de Cocina, detto la bibbia della cucina spagnola, un libro che segue da generazioni in generazioni. L'autrice è Simone Ortega, scomparsa l'anno scorsa a 89 anni. Lei era un amante della buona e semplice cucina, che non ha niente a che vedere con gli chef 5 stelle di oggi  che si preoccupano soltanto in fare soldi con i suoi additivi. 

Barcelona és poderosa.... Te quiero Barcelona...

il cucchiaio di legno   © 2008. Template Recipes by Emporium Digital

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